Scommetto che prima d’ora
nessuno mai Te lo ha raccontato
perciò non sai … che il tuo Sé …
è eternamente appassionato …
ciò che tu chiami comunemente cuore,
vuole sperimentare sempre, continuamente,
nuove e più elevate forme d’Amore …
e non le importa nulla di ciò che sceglie la mente …
… anche fosse l’esperienza del dolore …
… <<L’anima prova la fortissima passione di conoscersi, di fare esperienza e di essere se stessa. Non prova per niente questa passione al di fuori di Sé. La prova solo per se stessa. Potresti dire che tutto è iniziato con l’ardente domanda: “Chi sono?” e d’allora in poi quella passione ha portato l’anima a fare questo viaggio stupendo. Non è la passione di capire il cosmo o gli altri esseri; la passione è per il tuo Sé. Ora ti chiedo di prenderti un attimo e di sentire dentro di te quella passione. È la fiamma interiore, è il desiderio dell’anima. C’è sempre stata e quando il sé umano (il piccolo “io” n.d.r.) ed entra nell’oscurità e non sa come riuscirà a sopravvivere un altro giorno, è proprio quella primigenia passione a farsi avanti per ispirare l’umano a proseguire. La passione della tua divinità è la causa prima della creazione. L’intensa passione dell’anima accende la sua luce ed emette un raggio di sé nell’esperienza. Quel raggio di passione attrae l’energia – che di solito è duale, cioè un’espressione positiva (+) ed una negativa (-) – e alla fine manifesta la realtà. A quel punto tu salti nella nuova realtà per fare esperienza; non per ricevere lezioni, non per espiare, ma per la gioia di vivere la tua creazione. A volte la passione dell’anima supera i bisogni e i desideri umani perché non li capisce proprio. Vedi, l’anima non si preoccupa come te per i tuoi bisogni ed i tuoi desideri. Per te sono estremamente importanti e di solito li metti molto prima del bisogno di cose come l’illuminazione. Per illuminarti puoi aspettare, ma non puoi aspettare troppo a lungo per cenare!>> …
(Fonte: Geoffrey e Linda Hoppe “Atto di coscienza”. © 2016 Ed Stazione celeste, pag. 50-51)